Castelli Romani - Ambiente natura eventi ai Castelli Romani
Natura nel Parco dei Castelli Romani
In questa sezione potrete trovare tutto quello che si può fare ai Castelli Romani. Cureremo sia l’aspetto naturalistico che sportivo della zona proponendo percorsi su sentieri da fare a piedi, di corsa, in mountain-bike o a cavallo.
Troverete poi una descrizione dei famosi Pratoni del Vivaro e dei laghi di Albano e Nemi oltre ad una nutrita rassegna fotografica.
Castelli Romani - Pratoni del Vivaro e sullo sfondo Rocca Priora
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Il Parco dei Castelli Romani Sentieri Itinerari Corsa campestre A cavallo I Pratoni del Vivaro I laghi Foto Storia dei Castelli Romani |
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Oltre a questo potrete trovare dati aggiornati sugli aspetti culturali dei Castelli Romani come Eventi culturali, Eventi musicali, Eventi di teatro e danza, Itinerari naturalistici, Itinerari per bambini, Itinerari particolari, Sagre e Feste, il tutto per vivere al meglio questo angolo di regione.
La storia dei Castelli Romani
I Castelli Romani, nella regione Lazio a sud-est di Roma, costituiscono i resti del Vulcano Laziale la cui eruttività iniziò circa 700.000 anni fa e, con il susseguirsi di diverse fasi esplosive ed effusive, si concluse 30-25 mila anni fa con la formazione di alcuni laghi vulcanici tra i quali quelli ancora esistenti di Nemi e Albano.
Dall’attività vulcanica si formarono vari materiali come il tufo, il peperino, le pozzolane e il basalto, mentre la presenza di potassio e altri elementi preziosi per la vita in generale diede origine, unitamente ad un clima umido, a grandi foreste di faggio che sino al XVIII secolo coprivano, insieme a boschi misti e cerrete, gran parte dei rilievi.
La presenza sul posto dei materiali prodotti dalle eruzioni vulcaniche utilizzabili per opere edili, le diverse quote altimetriche costituite dalle valli, dai laghi fino alle sommità dei rilievi più alti (956 metri del Maschio delle Faete) con la conseguente varietà di specie vegetali e animali, fece di questi luoghi un ambito territorio per le genti che vi abitavano, a iniziare dall’epoca preistorica fino a giungere agli odierni centri urbanizzati.
I primi insediamenti storici risalgono all’età neolitica e, successivamente, divennero stabili nelle varie fasi dell’età della civiltà del bronzo, al cui culmine, secondo la tradizione antica, avverranno i primi contatti con il mondo egeo-anatolico: Enea fonda Alba Longa; Telegono, figlio di Ulisse, Tuscolo; Diomede, Lanuvio.
I Castelli Romani, rivestiti di fitte selve, ebbero un profondo significato religioso per i boschi legati al culto di divinità antichissime o a miti primitivi.
La selva di querce di Juppiter Latialis, che rivestiva tutto Monte Cavo, si identificava con il “nume” attorno al quale si riunivano le federazioni di tutti i popoli Albani e Latini.
Famosa anche la selva del lago di Nemi, sacra a Diana e legata a riti cruenti e primordiali; quella attorno alla sorgente della dea Ferentina, identificabile nella sorgente Squarciarelli di Grottaferrata; quella di Alba Longa, l’odierna Castel Gandolfo, sacra a Marte e luogo dove la Rea Silvia avrebbe concepito Romolo e Remo; quella del Monte Corne, presso Tuscolo, anch’essa sacra al culto di Diana.
Nell’ottavo secolo a.C. la fondazione di Roma e la sua successiva ascesa segnarono il declino di Alba Longa, che verrà distrutta nel VII secolo a.C. ad opera di Tullio Ostilio. Il cuore politico-religioso del centro Italia si sposterà definitivamente verso Roma.
I Castelli Romani, rimasti popolati, rifioriranno in età repubblicana ed imperiale con il sorgere di numerose ville abitate da patrizi romani e i loro resti testimoniano, oggi, il favore accordato a quest’area dai nobili dell’epoca.
Il declino dell’Impero Romano e la conseguente decadenza di Roma ridurranno i Castelli Romani a piccoli villaggi rurali, fondati sulle ville patrizie abbandonate.
Solo attorno al X secolo si assisterà alla nascita di veri e propri centri abitati e al sorgere di numerosi castelli. Il dominio dei Castelli Romani passerà alla potente famiglia dei Conti di Tuscolo che reggerà le sorti di gran parte di questo territorio fino al 1191 quando i Romani distrussero Tuscolo.
A Nemi, Ariccia, Marino, Rocca di Papa, Rocca Priora, Grottaferrata, già feudi dei Conti, si aggiungeranno anche Monte Porzio, Monte Compatri e Frascati in cui si stanzieranno i superstiti del massacro di Tuscolo.
Tra Medioevo e Rinascimento i vari castelli passeranno alle famiglie di nobili dell’epoca: i Savelli, i Colonna, gli Sforza-Cesarini, gli Annibaldi (discendenti dei Conti Tuscolo), i Borgia domineranno per secoli questo territorio.
Solo alla fine del Cinquecento prenderà forma l’assetto urbano definitivo dei Castelli Romani. La scomparsa di alcuni castelli e lo sviluppo di altri, determinerà quell’insieme che oggi prende il nome di Castelli Romani.
(fonte “Il parco a cavallo” Parco Regionale dei Castelli Romani)
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