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31/01/2012
Previsioni Meteo Castelli Romani - Analisi Tecnica

Previsioni Meteo Castelli Romani - Analisi Tecnica
(Fonte MeteoNetwork)

 

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E' impossibile non condividere con voi la fase che si sta manifestando su tutto il continente europeo che ricorda eventi che hanno fatto la storia e che nel corso di un secolo si contano sulle dita di una mano.
La risonanza stratosferica è arrivata puntuale sulla tabella di marcia offrendoci l’apertura dell’inverno (quello vero) che da adesso in poi farà davvero sul serio.
La forte ellitticizzazione del VP sul continente americano, causata dalla pulsazione aleutinica, ha garantito una poderosa ondulazione in grado di inibire il normale scorrimento zonale del getto sul nord europa con netta divergenza verso le aree polari.

Una manovra che ha consentito l’espandersi e il dilagare di un enorme anticiclone russo-siberiano, assente con questa maestosità da tanti e tanti anni e ulteriormente alimentato dalla presenza in quota di un lobo del Vortice Polare.

La costante presenza dinamica dell’ Hp Azzorriano alle medio-basse latitudine Europee, caratteristico delle fasi Enso-/Amm+, sta consentendo un blocco totale della circolazione zonale con il gelo che dalle pianure russe si sposta verso il continente europeo, continuando ad incrementarsi autoalimentandosi autonomamente per motivi termodinamici.

La falla di tutto questo maestoso sistema si chiama mediterraneo ed è lì che la gelida vorticità retrograda troverà terreno fertile grazie al contrasto termico, generando una struttura depressionaria di tutto rispetto che agirà sui nostri mari, almeno per tutta la prossima settimana.

 

 Previsioni Meteo Castelli Romani - Analisi Tecnica

 

Non si tratterà di una blanda circolazione ciclonica ma di un ampia struttura perturbata che dal mediterraneo occidentale sfornerà fronti in sequenza, decisamente attivi in quota, anche temporaleschi sul mare e che garantiranno, dove la circolazione nei bassi strati lo consentirà, precipitazioni diffuse a più riprese e per molti giorni.

Per quanto riguarda la Toscana tutto dipenderà dalla posizione dei vari minimi al suolo ma vista la configurazione generale solo le aree centromeridionali dovrebbero essere investite pienamente dai fenomeni e dalle nevicate che arriveranno ad imbiancare tutte le aree di pianura, escluso soltanto nella prima metà della settimana, le aree più a sud e costiere di Livornese e Grossetano.

Sarà necessario consultare tutti gli aggiornamenti modellistici perché “lavorando” con una corrente sfavorevole nei bassi strati basterà una minima oscillazione per aggravare o alleggerire la fase perturbata.
Nonostante una tesa corrente da nord/est anche le pianure settentrionali dovrebbero assistere a deboli nevicate farinose o di nevischio fitto, più probabili al momento nella mattina di Martedì e di Giovedì, con il cielo che rimarrà comunque coperto per quasi tutta la settimana.

In tutte le aree appenniche-pedemontane, orientali e centromeridionali sarà un altro mondo, sud Fiorentino, sud Pisano, Livornese, Aretino, Senese, Grossetano….. su queste ultime due provincie alla fine della settimana si potrebbero misurare accumuli vicino al mezzo metro.

A fine periodo lo scivolamento verso il basso mediterraneo del vortice ciclonico farà affluire aria ancor più fredda nei bassi strati, si tratterà di aria gelida pellicolare proveniente dalle pianure sarmatiche, difficilmente decifrabile dalle analisi termiche ad 850hpa: il burian.

Valori termici impressionanti travaseranno su tutta l’Italia centrosettentrionale con giornate di ghiaccio sulla nostra regione, anche lungo le coste.
Un evento che, forse, sarà annoverato fra gli eventi storici del nuovo millennio.

Il basso livello e deflusso dei corsi d’acqua, causato dalla cronica siccità di questi tempi, favorirà un totale congelamento di tutti i fiumi della nostra regione regalandoci paesaggi siberiani difficilmente ripetibili.
La tenacia dell’Azzorriano sul basso Atlantico eviterà ogni velleità sciroccale prolungando la fase di gelo, almeno nei bassi strati, per giorni e giorni.

In seguito, temporanee aperture zonali sull’alto atlantico non dovrebbero creare grosse preoccupazioni ma saranno il preludio, a parer mio, di ondulazioni sempre più marcate con nuova fase meridiana dalla seconda decade di Febbraio ….. buon inverno a tutti !!!

Mario Leone Centro Meteo Toscana

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