Si parla continuamente di temperature record, di disastro climatico ed altri termini catastrofici. Ogni tanto fa bene rimettere in prospettiva le cose.

Il grafico seguente non è nuovo agli scettici del riscaldamento antropico, ma identifica dei problemi che il pubblico deve conoscere per capire qualcosa di più degli inganni del riscaldamento globale antropico. Questa è la ricostruzione delle temperature dell’emisfero nord derivate dai carotaggi in Groenlandia. Serve a far capire l’ampio margine di variazioni di temperatura naturali avvenute negli ultimi 10.000 anni. Mostra anche lo scarso significato dell’identificare l’epoca moderna come Antropocene, la parte evidenziata con la barretta rossa.

L’accuratezza dei record climatici è critica per determinare i meccanismi sottostanti. E’ critica soprattutto se si intende identificare specifici periodi temporali, perché mentre l’andamento generale è certo, è piuttosto difficile attribuire punti temporali di inizio e fine, ovvero datare le temperature. Si vede chiaramente l’inizio dell’Olocene con il suo drammatico aumento delle temperature intorno a 10.500 anni fa ma, ad esempio, molti datano l’inizio dell’Olocene a 11.700 anni fa.

La prossima figura chiarisce meglio il perché non c’è un taglio preciso per l’inizio dell’Olocene. Il problema è la Younger Dryas, la misteriosa caduta repentina delle temperature globali a valori glaciali, subito dopo che la Terra aveva appena raggiunto delle temperature moderne. Si può considerare la Younger Dryas parte dell’Olocene? Si può definire l’estensione di un periodo geologico fissando arbitrariamente delle soglie di temperatura? Le ricerche sulla spiegazione della Younger Dryas sono molto speculative. C’è un’intera rivista dedicata al periodo chiamata “Holocene”.

La Younger Dryas è il fuoco di molte ricerche ma anche di grandi speculazioni su quali possano essere state le cause che l’hanno prodotta.

Altri importanti punti che espongono le bugie e le distorsioni che vengono dette su come questi ultimi 120 anni siano stati anomali, includono:

·         Le attuali temperature sono proclamate come le più calde di sempre. In effetti il mondo, negli ultimi 10.000 anni, è stato più caldo rispetto ad oggi per il 97% del tempo.

·         Il periodo medievale è stato mediamente più caldo di oggi di circa 2°C, ma al pubblico viene detto che un tale riscaldamento sarebbe catastrofico.

·         Ancora peggio: il periodo Minoico è stato mediamente di 4°C più caldo di oggi, eppure siamo ancora qui!

·         Si dice che il tasso di crescita delle temperature moderne negli ultimi 100 anni è anomalo. Ma basta guardare i grafici per rendersi conto che l’inclinazione della crescita delle temperature è in linea con tanti altri momenti degli ultimi 10.000 anni.

L’Olocene è un problema per i sostenitori del riscaldamento antropico perché i meccanismi principali sembrano essere quelli calcolati da  Milankovitch , ovvero il cambiamento dell’eccentricità dell’orbita  terrestre, il cambiamento dell’inclinazione dell’asse terrestre e la precessione.

Dal libro di Bender “Paleoclimate”: “L’orientamento dell’asse terrestre è cambiato negli ultimi 10.000 anni, oggi le estati boreali cadono quando la Terra ha la massima distanza dal Sole, mentre 10.000 anni fa cadevano alla minima distanza.”

Riporto le immagini esplicative dei tre cicli di Milankovitch i cui periodi si inquadrano bene con i cicli di glaciazione terrestre: