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Meteo e non solo a Rocca Priora e Castelli Romani
Il giornalista scientifico Michael Odenwald era noto per essere un allarmista del riscaldamento globale e forse lo è ancora. Ma nel suo ultimo articolo avverte i lettori che c’è la possibilità che altri fattori giochino ruoli essenziali nei cambiamenti climatici, come l’attività solare, e non solo la CO2.
L’articolo di Odenwald si focalizza sulla recente attività solare, notando come l’attuale ciclo è stato a malapena attivo la metà di quanto fosse normale e che nella seconda metà del XX secolo, l’attività solare è stata inusualmente forte per un buon numero consecutivo di cicli come, probabilmente, non lo era da millenni. Di seguito fa notare come il clima terrestre ha sospettosamente interrotto il trend di riscaldamento non appena il sole ha cominciato ad andare in quiete.
Importante ai fini dell’articolo, è stato il lavoro del geofisico Ilya Usokin dell’Università di Oulo. Usokin tramite la concentrazione del Carbonio-14 e del Berillio-10 ha ricostruito con estremo dettaglio l’attività solare degli ultimi diecimila anni, dimostrando l’assoluta eccezionalità dei decenni che abbiamo appena trascorso e quindi l’inevitabilità del riscaldamento che ha appena scosso il pianeta:
E questo è il dettaglio degli ultimi mille anni:
Odenwald scrive: l’attuale bassa attività del nostro “forno cosmico” avrà conseguenze drammatiche per il nostro pianeta: la Terra si raffredderà. Oltretutto l’altissimo livello dell’attività solare dal 1950 al 2009, mai registrata da millenni, ha ovviamente provocato l’incremento nelle temperature globali che crescono da oltre 100 anni, un po’ perché si è usciti dalla Piccola Era Glaciale, ma soprattutto per l’attività solare inusuale, tanto che la maggior parte del riscaldamento si è avuta dal 1975 al 2000. Secondo l’IPCC i trenta anni dal 1983 al 2012 sono stati i più caldi mai registrati nel emisfero nord da 1400 anni a questa parte e, non per caso, coincidono con il periodo di maggior attività solare mai registrata da millenni.
Infine Odenwald avverte: “molti climatologi sono convinti che il vero motore del cambiamento climatico terrestre è il nostro sole. Ed alcuni cominciano a mettere in guardia l’opinione pubblica sull’avvento di una nuova era glaciale.”
In ogni caso, quest’anno, a causa di El nino, potrebbe chiudersi come l’anno più caldo dell’epoca satellitare. Tutto dipende dalla velocità con cui si raffredderà il globo terrestre da qui a dicembre.
Se le temperature globali riusciranno a scendere per dicembre sotto i +0,19°C allora non sarà così. Se si manterranno sopra i +0,20°C allora il 2016 sarà l’anno più caldo dell’epoca satellitare.