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Meteo e non solo a Rocca Priora e Castelli Romani
Come molti sanno, il picco caldo di questo ciclo interglaciale avvenne circa 7000 anni fa, dopodiché le temperature hanno cominciato a scendere seguendo un ciclo di caldo-freddo con periodo di circa 1500 anni, ciclo tuttora attivo che ci sta lentamente portando verso il prossimo periodo glaciale di lungo termine.
Accanto al ciclo di 1500 anni, esiste un ciclo più piccolo di periodo pari a 230 anni. Questo ciclo secondario è in parte responsabile per il ritardo millenario con cui gli oceani seguono il ciclo atmosferico, sia in temperatura che in densità e profondità.
Quindi, finché la Terra non si approfondirà ulteriormente verso la prossima era glaciale, il lieve trend di crescita del livello degli oceani continuerà ad essere presente, e continuerà ad esserlo almeno per un altro migliaio di anni. In ogni caso la crescita degli oceani sarà sempre meno marcata man mano che si avanza nel tempo, fino al punto che potrebbe già temporaneamente fermarsi all’innesco del prossimo periodo freddo del ciclo di 230 anni.
Questo ciclo di breve periodo di riscaldamento e raffreddamento sarà il principale attore del clima nei prossimi decenni. E’ un ciclo controllato dalle orbite del sistema Sole-Luna-Terra e dai cicli di attività solare, i quali, come riflesso controllano il livello dei mari.
Come si può vedere nella figura sottostante, negli ultimi 1200 anni, ci sono stati sei cicli di riscaldamento e notare come l’inizio e la fine di ogni ciclo sono esattamente scadenzati, come orologi, ogni 220-230 anni. L’ultimo ciclo caldo è terminato nel 1780 e l’anno 2019 è esattamente a 230 anni da quella data.
Importante quanto il ciclo orbitale è il ciclo dell’attività solare. Come si può vedere più sotto, l’attività solare è ormai quasi certamente entrata in un minimo tipo Maunder che perdurerà nei prossimi 50-90 anni.
C’è da dire che il ciclo dell’attività solare è comunque correlato al ciclo di 230 anni.
Previsioni e Proiezioni
La Terra sta entrando in un periodo freddo che durerà tra i 100 ed i 200 anni che stabilizzerà la crescita del livello dei mari. Il periodo più freddo del ciclo a venire si collocherà tra il 2025 ed il 2060, un periodo in cui assisteremo a temperature fredde “epiche”, come non si vedevano dai primi dell’800. Sia l’Artico che l’Antartico sono già entrati nella fase di raffreddamento dal 2013 e vedremo i pieni effetti di questa fase dal 2019 in poi.
I poli vedranno i loro ghiacci crescere a dismisura, mentre l’acqua dei mari si stabilizzerà a causa delle temperature più basse. Questa teoria prevede una completa stabilizzazione degli oceani nel periodo che va dal 2020 al 2200.
Conclusioni: scienza fuorviante
La maggior parte delle proiezioni distribuite da agenzie governative e università, dipingono uno scenario allarmante per le aree costiere nei prossimi 80 anni e oltre. Se le proiezioni dell’IPCC fossero vere, la maggior parte delle coste nazionali sarebbero in pericolo a causa dell’aumento di livello previsto.
Scienza Politicizzata
Ma bisogna esercitare molta cautela con queste previsioni. Il sistema di borse di ricerca governativo americano, offre borse di studio alle università per lavorare su teorie che possono o non possono essere vere. E questo sistema è stato pesantemente abusato dai programmi di ricerca universitari.
Molti di questi problemi iniziano con i lobbisti ed i burocrati di Washington e delle Nazioni Unite. I lobbisti infondono soldi nel sistema borsistico universitario globale per promuovere agende in grado di produrre denaro. Se le università ed i governi si possono convincere che il cambiamento climatico ha conseguenze catastrofiche, allora gli interessi particolari di alcuni gruppi possono prevalere sul buon senso.
E per fare ciò si stanno utilizzando tattiche di terrore appoggiate da scienza mal fatta.