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Meteo e non solo a Rocca Priora e Castelli Romani
Paul Dorian, meteorologo dell’ottimo sito Vencore Weather, ci ha recentemente aggiornato sulle novità di uno dei più potenti fenomeni ciclici dell’Atlantico: l’Atlantic Multidecal Oscillation.
Sintetizzando lo splendido post, il dr. Dorian scrive che il Nord Atlantico sta mostrando segni di un possibile cambiamento a lungo termine delle temperature superficiali che stanno precipitando verso il basso e che questo avrà gravi implicazioni sul clima statunitense, europeo e sull’estensione dei ghiacci marini dell’emisfero nord.
Per rendersi conto dell’entità del fenomeno, basta osservare il grafico del contenuto di calore del Nord Atlantico nei primi 700m di profondità:
Il grafico parte da gennaio 1995 e rappresenta l’anomalia del contenuto di calore in GJ/m2 nei primi 700 metri di profondità, della zona compresa tra 60°- 0° Ovest e 30°-65° Nord. Il grafico si ferma a dicembre 2015. Il prossimo aggiornamento vedrà certamente scendere ulteriormente il contenuto di calore.
Altro grafico che viene fornito è quello delle temperature superficiali, ovvero l’indice AMO prima citato:
Vista la periodicità del fenomeno, c’è poco da stupirsi se gli ultimi venti anni sono stati sopra la media. Ma oggi il calore sembra dissolversi, mentre il Nord Atlantico si dirige a testa bassa verso la sua fase fredda. Questo raffreddamento è anche confermato dalla Japan Agency for Marine-Earth Science and Technology (JAMSTEC). La transizione sta avvenendo molto velocemente, tanto che in una manciata di anni saremo in fase fredda.
Questa transizione non sarà indolore ma molto probabilmente avrà un impatto significativo su tutto l’emisfero nord e sulla distribuzione dei ghiacci marini nei decenni a venire, tanto da sferrare un colpo mortale agli scienziati climatici che continuano a prevedere un Artico privo di ghiacci. Se il Nord Atlantico continua a raffreddarsi, possiamo aspettarci un estensione dei ghiacci maggiore a quella degli anni 90.
Inoltre il clima del Nord America e dell’Europa è fortemente influenzato dalle temperature del Nord Atlantico. Durante le fasi fredde dell’AMO gli inverni sono molto più rigidi.
I giorni dello spauracchio del global warming sono contati!
Come nota finale segnalo che le temperature globali satellitari per il mese di aprile si attestano a +0,71°C in discesa di 0,02°C da marzo.