Ci sono un paio di fatti interessanti al momento sullo stato del Sole.

Prima di tutto il contatore di neutroni di Oulu ha subito una rapida inversione negli ultimi mesi.

Perché è interessante? Perché il conteggio dei neutroni, che ci dice sostanzialmente quanto è forte il vento solare (più è altro il conteggio più è debole il vento solare), sta ricalcando fedelmente quella che fu la rapida inversione durante il ciclo solare 19 che diede inizio al piccolo periodo freddo degli anni 70. Mentre siamo ancora, probabilmente, almeno a tre anni di distanza dal minimo solare di questo ciclo, il flusso di neutroni è già piuttosto alto, con conteggi che non sono mai scesi significativamente al di sotto anche dei conteggi massimi di cicli passati come si può notare dal grafico sottostante:

Oltretutto, il picco del conteggio dei neutroni durante il minimo solare 23/24 è stato ben al di sopra dei livelli toccati nei minimi precedenti. Questo trova corrispondenza con il crollo dell’indice AP (indice che indica l’attività geomagnetica nell’interazione Terra-Sole-Spazio interplanetario) nel tardo 2009 che ha raggiunto livelli mai toccati prima da quando viene misurato:

Altro parametro importante, legato all'attività solare à il flusso F10.7 (il flusso solare a 2800MHz) che appare in lenta discesa dagli inizi del 2015:

Ed ecco l’angolo di inclinazione eliosferica, un indice che "deve" crollare verso lo zero al raggiungimento del minimo del ciclo. Basta vedere il grafico per confermare che siamo ancora ben lontani da raggiungere il minimo 25/26:

Ed ecco uno dei parametri più conosciuti: il numero di macchie solari. Tralasciando, il fatto che il numero complessivo di macchie solari sta crollando a livelli che non si raggiungevano dai tempi del  minimo di Dalton, la cosa curiosa è che, nell’emisfero sud solare e negli ultimi tre cicli, il picco è stato più grande ed in ritardo rispetto a quello dell'emisfero nord:

La seconda cosa interessante sullo stato del Sole è infatti proprio questa appena menzionata. Sembra che con il passare dei cicli stiamo assistendo ad un evidente asimmetria tra l’emisfero sud e nord che sembra aumentare sempre di più in concomitanza, ovviamente, con una divergenza sempre maggiore tra il campo magnetico solare meridionale e quello settentrionale. E’ un vero peccato di non disporre dell'equivalente di questi dati raccolti nel periodo che fu il minimo di Dalton. Sarebbe stato un ulteriore segnale di quello che ci aspetta.