Pet Shop Store Alimenti secchi ed umidi per cani e gatti
Pet Shop Store Alimenti secchi ed umidi per cani e gatti

News Castelli Romani | Tutte le news dai comuni dei Castelli Romani

Benvenuti nella sezione News del sito web
Meteo e non solo a Rocca Priora e Castelli Romani

 

15/03/2016
Ripercussioni globali di El Nino sulle acque superficiali

Continua la disamina di questo evento El Nino e delle sue ripercussioni sulle temperature globali.

I climatologi usano alcuni mezzi statistici per analizzare le modalità con cui le temperature e le precipitazioni globali rispondono ad El Nino. Ma come potrete notare c’è stata una risposta delle acque superficiali all’evento trascorso completamente diversa da quella che provocò El Nino 1997/98, nonostante un andamento ed una forza piuttosto simili come evidenziato dai più comuni dataset. Il grafico inferiore è una media pesata su tre mesi del grafico superiore:

Globalmente possiamo vedere che la temperatura superficiale del mare a livello globale ha cominciato a calare con diversi mesi di anticipo rispetto all’evento 1997/98:

 

Analizziamo i vari bacini uno alla volta.

Per quello che riguarda l’oceano Pacifico, abbiamo una risposta nettamente più lenta e con un picco più basso rispetto all’evento passato. Siccome El Nino è un evento del Pacifico, questo può suggerire che, tutto sommato, l’evento del 2014/15 è stato più debole di quello del 1997/98:

 

Bisogna aggiungere che c’è una marcata differenza tra l’andamento del Pacifico settentrionale e quello meridionale. Il Nord Pacifico ha raggiunto il picco con ritardo ma con più forza, per poi precipitare verso valori freddi ancora più rapidamente (probabilmente colpa del famoso Blob che ha influito in senso positivo sulla prima parte per poi scomparire). Il Sud Pacifico, invece, ha risposto molto più lentamente ma ancora deve raggiungere il picco massimo. L’incognita che rimane è quando e quanto:

 

Poco c’è da dire sull’Oceano Indiano. Anche le sue acque hanno risposto con mesi di anticipo per tornare molto rapidamente a valori più freddi:

 

Molto interessante è invece la risposta dell’Atlantico. Il riscaldamento è stato minimo rispetto al passato:

 

Si potrebbe pensare che la probabile causa di questa flebile risposta sia la “Atlantic Multidecadal Oscillation” virata in fase negativa. Ma se andiamo ad analizzare le cose più a fondo ci accorgiamo che proprio il Nord Atlantico, dove influisce la AMO, ha risposto molto fortemente ad El Nino, più di quanto fece nell’evento 1997/98, mentre è stato il Sud Pacifico ad ignorare l’evento attuale, presentando anzi valori leggermente negativi:

 

E’ molto interessante a questo punto, al fine di studiare l’andamento delle anomalie di temperatura provocate da El Nino, assemblare insieme tutti i dati oceanici con l’eccezione della porzione di pacifico orientale direttamente interessata da El Nino. In questo modo ci si può rendere conto di quanto questo evento ha influito sulle temperature delle altre acque. Il risultato è che mentre per i primi mesi di attività le temperature hanno ricalcato quelle dell’evento passato, questa volta l’effetto di El Nino è stato rapidamente abbattuto, almeno con sei mesi di anticipo:

 

Ricordiamoci solo che ora c’è una montagna di acqua calda sommersa che proviene non solo dall’ultimo El Nino, ma anche dal Blob e questa rimanenza dovrà trovare sfogo nei prossimi mesi e nel prossimo anno nell’Oceano Indiano orientale e nell’Atlantico occidentale.

 

Leggi tutte le news

Tag associati alla pagina: news rocca priora, news castelli romani