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Meteo e non solo a Rocca Priora e Castelli Romani
L’estensione dei ghiacci artici sta raggiungendo i massimi livelli annuali, massimi veramente spettacolari, anche considerando tutto il brusio che c’è nell’ambiente dei climatologi viste le affermazioni sul 2016 come anno più caldo di sempre.
Il Danish Meteorological Institute (DMI) mostra come il livello dei ghiacci artici sia al massimo livello da dieci anni a questa parte:
L’Artico ha raggiunto il massimo livello di ghiaccio marino degli ultimi dieci anni e siamo solo a febbraio, mentre il picco si raggiunge tra marzo e aprile. C’è ancora spazio per ulteriore crescita.
L’estensione superficiale dei ghiacci del DMI è calcolata dai dati OSISAF (Ocean and Sea Ice, Satellite Application Facility) che considerano come ghiacciate le superfici in cui il ghiaccio è presente con una concentrazione maggiore del 30%.
D’altra parte, il NSIDC (US National Snow and Ice Data Center) riporta che gennaio 2016 ha visto la minor estensione dei ghiacci da quando esistono le misure satellitari. Il NSIDC calcola come ghiacciate le superfici marine in cui il ghiaccio è presente con una concentrazione maggiore del 15%:
Siccome le anomalie sono calcolate dai dati con concentrazione maggiore del 15%, l’Artico risulta ancora in pesante deficit:
Eppure un lieve trend di crescita è presente negli ultimi 5 anni. Questo trend è ben visibile quando si considera il volume dei ghiacci artici, invece che l’estensione superficiale:
Il recupero dei ghiacci, nonostante le alte temperature globali, può essere la naturale reazione allo stop dell’attività solare, che sempre più ricorda quella del minimo di Dalton (ciclo solare 5):
Questo conferma sempre di più la pesante influenza dell'attività solare sul clima terrestre.