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Meteo e non solo a Rocca Priora e Castelli Romani
Il Massimo Termico dell’Olocene, chiamato anche Holocene Thermal Optimum, è avvenuto in tempi differenti in diverse parti del pianeta, ma generalmente tra 10000 e 4000 anni fa.
Gli oceani 800 anni fa erano probabilmente più caldi di 0,7°C rispetto ad ora. E questo è un dato notevole perché la capacità termica degli oceani è mille volte più grande di quella dell’aria come calcolato dal NOAA. Questo significa che se riscaldate l’atmosfera a 1000°C e trasferite tutto il calore negli oceani, questi si riscalderanno di un solo misero grado una volta che il calore si sia ben distribuito. Possiamo trarre due conclusioni da questi fatti. La prima è che il mondo era molto più caldo 8000 anni fa e che il calore contenuto nell’acqua e nell’aria era molto maggiore. Quello 0,7°C in più è un calore sufficiente a riscaldare l’atmosfera ad oltre 700°C. Ovviamente questo non può avvenire perché il trasferimento di calore avviene sempre da un corpo più caldo ad uno più freddo, quindi il calore passa dall’atmosfera all’oceano e viceversa mantenendo le temperature stabili e moderate. La seconda conclusione è che non esiste nessuna soglia magica di +2°C. Aumentare oggi le temperature atmosferiche di due gradi comporta un insignificante ammontare di calore trasferito agli oceani rispetto alla quantità presente 8000 anni fa. L’assorbimento degli oceani dei due gradi in più comporterebbe un aumento delle temperature dell’acqua di miseri +0,002°C. Una quantità non misurabile.
Bob Tisdale ha mostrato come, nonostante la flotta di boe ARGO misurino le temperature da 0 a 2000 metri di profondità, queste coprono a malapena la metà delle acque presenti sulla Terra. La NASA nel frattempo ha dimostrato che sotto i 2000 metri non c’è segno di riscaldamento oceanico. Il punto chiave è che gli oceani mitigano qualunque riscaldamento atmosferico, sia naturale sia dovuto all’uomo. La radiazione infrarossa dovuta ai gas serra probabilmente danno un piccolo contributo al riscaldamento oceanico ma, in ogni caso, la maggior parte del lavoro viene fatta dalla radiazione solare diretta. Gli scambi di calore atmosfera/oceano a lungo termine (come l’evaporazione, gli eventi ENSO e altri processi) trasferiscono una grande quantità di calore nei due sensi per stabilizzare il sistema. Il grafico sottostante, preso dal sito web del NOAA, mostra che le temperature medie oceaniche sono salite solo di 0,1°C in 60 anni, meno dell’incertezza sui dati. Infatti, mentre i termometri ARGO sono molto precisi (+/-0,002°C), l’accuratezza delle misure sulla maggior parte degli oceani mondiali si attesta a +/-0,5°C.
Il clima ed i cambiamenti climatici sono processi di lungo termine. E guardando al lungo termine è chiaro che la Terra, specialmente l’emisfero nord, è molto più fredda oggi di quanto fosse 7000-8000 anni fa, e che il trend è di raffreddamento. Potrebbe cambiare questo trend, e potrebbe farlo per l’influenza dell’uomo? Forse, almeno in parte. Ma è estremamente prematuro predire un disastro climatico basandosi su 150 anni di scarsissime misure di temperatura atmosferica superficiale. Soprattutto quando queste misure non concordano con le serie di dati prese da pallone e da satellite che, senza ombra di dubbio, presentano una qualità di misurazione fortemente superiore. Oltretutto, è chiaro che l’enorme capacità termica degli oceani smorzerà qualunque cambiamento di temperatura atmosferico. Praticamente non c’è nulla di cui preoccuparsi, nessuna azione radicale è veramente necessaria.
Per finire, ai media e agli allarmisti climatici piace dire che la ragione per cui l’atmosfera non si sta riscaldando per l’aumento della CO2 è che tutto il calore viene sequestrato e “nascosto” nelle profondità degli oceani. E devono essere le profondità degli oceani, perché le misure delle acque superficiali non mostrano alcun eccesso di riscaldamento. Certamente abbiamo visto che la maggior parte del calore va a finire negli oceani. Ma l’incremento di temperatura che questo provoca è irrisorio. Siccome il calore si sposta solo da un corpo più caldo ad uno più freddo, questo calore non lascerà mai gli oceani finché la temperatura atmosferica non scenderà a sufficienza. Ma a quel punto SAREMO BEN CONTENTI DI QUEL CALORE!