Una scoperta matematica da parte di un ingegnere elettrico di Perth, il dr. David Evans può cambiare ogni cosa riguardo il dibattito climatico, proprio alle soglie della conferenza sul clima che inizierà a Parigi il prossimo mese.

Il dr. Evans, precedentemente impiegato come modellista climatico per il governo australiano, con sei diplomi in matematica applicata, ha aperto e dispiegato tutta l’architettura che è alla base degli attuali modelli climatici. Così facendo ha scoperto che, mentre la fisica di base di questi modelli è corretta, la loro applicazione è erronea.

Specificatamente, il dr. Evans ha rivisito tali modelli correggendo due errori fondamentali e, con il nuovo modello così sistemato, è stata ottenuta una sensibilità climatica alla CO2 molto più bassa di quanto precedentemente ritenuto.

E’ risultato che l’IPCC ha sovrastimato l’impatto della CO2 di circa un fattore 10.

“Si, la CO2 ha un effetto, ma è tra 5 e 10 volte meno di quanto afferma l’IPCC. La CO2 non guida il clima terrestre, causando meno del 20% di tutto il riscaldamento globale nelle ultime decadi.”

Il dr. Evans ritiene che la sua ricerca possa cambiare il mondo del clima: “Ma gli ostacoli politici sono enormi”, afferma.

La sua scoperta spiega perché nessuno dei modelli climatici usati dall’IPCC riflette l’evidenza delle temperature registrate. I modelli hanno miseramente fallito nel prevedere la Grande Pausa nel riscaldamento globale che continua da oltre 18 anni.

“Il modello architetturale è sbagliato.” dice, “La CO2 causa solo un minimo riscaldamento, il clima è guidato da fattori totalmente al di fuori del nostro controllo.”

C’è anche un altro problema con il modello climatico originale che circola dal 1986. Mentre gli scienziati climatici predicono sin dagli anni 90 che variazioni della CO2 causano variazioni della temperatura, le registrazioni dell’ultimo mezzo milione di anni mostrano che non è proprio questo il caso, piuttosto avviene il contrario.

Quindi il nuovo e perfezionato modello climatico mostra che non è la CO2 la causa del riscaldamento. Ma allora cos’è?

Il dr. Evans ha una teoria: l’attività solare. Quello che chiama “modulazione dell’albedo”, l’aumento e la diminuzione della radiazione solare riflessa nello spazio è la causa dei maggiori cambiamenti climatici.

Predice che le temperature globali, che si sono appiattite negli ultimi 18 anni, cominceranno a scendere significativamente a partire dal 2017 e raggiungerà -0,3°C per il 2020.   Dopodiché numerosi altri scienziati hanno già previsto l’avvio di una piccola era glaciale per il 2030.