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Meteo e non solo a Rocca Priora e Castelli Romani
Si allarga a dismisura il numero di articoli scientifici che pongono i correlazione l’attività solare con le temperature medie globali, gettando preoccupazione per il clima che verrà nei circoli scientifici. Le masse sono tenute completamente all’oscuro, nutrendosi delle favole sul riscaldamento globale che continuano a propinare i media.
· Nel marzo 2015 uno studio effettuato da Ogutzov et al. È apparso su Advances in Space Research che ha messo in relazione il ciclo solare di Gleissberg di circa 90 anni con la crescita vegetale dell’emisfero nord negli ultimi 450 anni. Ecco l’abstract:
“Prove del ciclo solare di Gleissberg alle alte latitudini dell’emisfero nord.
L’evoluzione temporale delle temperature della stagione della crescita nell’emisfero nord, è stata analizzata usando sia il sistema a wavelet sia l’analisi di Fourier. Un ciclicità a livello secolare (60-140 anni) è stata scoperta nella ricostruzione delle temperature estive della penisola di Tamyr (~75° 105°E) ed altre regioni tra 60° e 70° di latitudine nord, durante il range temporale 1576-1970.
Questa periodicità è significativa e consiste in due modi di oscillazione, uno di 60-70 anni e l’altro di 120-140 anni…”
· Un anno prima Ogutzov ed un collega finnico avevano già pubblicato un altro articolo sul ciclo di Gleissberg sul Journal of Atmospheric and Solar-Terrestrial Physics. E già allora avevano messo in relazione il ciclo secolare del sole con la concentrazione di nitrati nei carotaggi dei ghiacci polari. I nitrati possono essere considerati un sottoprodotto della vita:
“Prove del ciclo solare di Gleissberg nella concentrazione dei nitrati nel ghiaccio polare.
Due serie di concentrazione dei nitrati (NO3-), ottenute dai carotaggi estratti dalla Groenlandia centrale e dall’Antartico orientale (Dronning Maud Land), sono state analizzate statisticamente. Una doppia variabilità periodica (50-150 anni) è stata rilevata in entrambi i carotaggi durante il periodo 1576-1970. La ciclicità della concentrazione dei nitrati corrisponde adeguatamente al ciclo di Gleissberg ricavato dal numero di macchie nel periodo 1700-1970 e nella concentrazione di 10Be groenlandese in tutto il periodo 1576-1970…”
· Un altro ciclo solare cruciale è quello di Suess-de Vries. Nel febbraio 2015 Hans-Joachim Lüdecke insieme con i suoi colleghi Weiss e Hempelmann, hanno pubblicato una panoramica sui legami tra questo ciclo ed il clima terreste sulla rivista scientifica Climate of the Past Discussions:
“Forcing solare del paleoclima da parte del ciclo di De Vries/Suess.
Un gran numero di investigazioni scientifiche sul paleoclima, hanno rilevato la presenza di un’oscillazione di circa 200 anni correlata al ciclo di attività solare di De Vries/Suess. Siccome questi studi sono diretti principalemente al clima locale, al fine di globalizzarli abbiamo usato in maniera estensiva gli indicatori indiretti delle temperature di Büntgen e di Christiansen/Ljungqvist per l’emisfero nord e gli anelli di accrescimento degli alberi per l’emisfero sud, con una risoluzione di un anno...
…viene mostrata la predominanza di un ciclo di 200 anni che permette una predizione approssimativa del clima del prossimo futuro.”
· Anche un articolo pubblicato nel maggio 2014 da Tiwari und Rajesh nella rivista Geophysical Research Letters è in pieno accordo con l’articolo precedente. In questo articolo gli autori hanno trovato una correlazione tra le precipitazioni nel nordovest della Cina ed il ciclo di Suess-de Vries negli ultimi 700 anni:
“Impronta di un ciclo solare a lungo termine nelle fluttuazioni dei tassi di crescita dell’acqua sotterranea nel nordovest della Cina.
L’analisi statistica dei record temporali degli ultimi 700 anni dei flussi dell’acqua sotterranea nelle terre aride del deserto di Badain Jaran in Mongolia, hanno rivelato un ciclo armonico di 200+/-20 anni. La periodicità appare strettamente correlata a quella del ciclo solare di De Vries/Suess, tanto da far ipotizzare che i segnali climatici indotti dal sole possano agire come amplificatori nel sottostante ciclo idrologico. “
A questa piccola rassegna aggiungiamo il fatto che abbiamo appena superato uno dei secoli con maggiore attività solare determinata dalla coincidenza di diversi cicli, responsabili dell’aumento dalle temperature nel XX secolo. Ora siamo in una fase stazionaria (come le temperature), diretti come un treno verso la parte negativa del ciclo che entrerà a pieno regime entro 5 anni, per protrarsi durante il XXI secolo.