il sito tedesco wobleibtdieglobaleererwaermung scrive che quando si cominciano ad osservare diversi dataset di temperature, ci si accorge che tutti hanno una cosa in comune: su nessuno c’è traccia di riscaldamento dovuto alla CO2 e su nessuno c’è indicazione che il riscaldamento dei recenti decenni debba continuare.

La maggior parte dei dataset non mostrano segni di riscaldamento, i ghiacci marini non lo mostrano, le temperature della bassa troposfera non lo mostrano, le coperture nevose non lo mostrano, i cicli climatici storici non lo mostrano e così via…

Wobleibtdieglobaleererwaermung ci dice anche che “le misure globali di temperatura da satellite, recentemente revisionate alla versione UAHv6, mostrano una pausa dal riscaldamento lunga 221 mesi da marzo 1997 a luglio 2015, che è un periodo che copre oltre la metà delle registrazioni satellitari, inziate nel gennaio 1979 (36x12+7 = 439 mesi /2 = 219,5 mesi).

Anche l’attuale El Nino non è stato in grado di fermare la pausa finora. Ma adesso il “Super El Nino” sta emergendo ed in effetti ci si aspetta che questo fenomeno fermerà la Grande Pausa facendo risalire le temperature globali in maniera significativa, ma solo temporaneamente, perché la Nina che seguirà negli anni 2016/17 compenserà l’eccesso attuale di calore e ricomincierà a far allungare la Grande Pausa, possibilmente anche oltre i 20 anni.