Una delle affermazioni più allarmistiche sul riscaldamento globale è che questo sta provocando grandi cambiamenti nelle correnti oceaniche ed in particolare nella corrente del Golfo.

Sono molti anni ormai che si discute sull’importanza di questo flusso oceanico e del fatto che lo scioglimento dei ghiacci, abbassando la salinità dell’Atlantico Settentrionale con l’introduzione di enormi quantità di acqua dolce, sia in grado di fermare quella che viene chiamata “pompa salina” che è un meccanismo fondamentale per la circolazione della corrente del Golfo. Da questo presupposto gli allarmismi si sono moltiplicati.

La cosa mi lascia perplesso. La Groenlandia che è il più grande serbatoio di acqua dolce dell’emisfero nord non è in particolare sofferenza.

Ed infatti ecco uno studio norvegese su questo argomento:

proprio la scorsa settimana, l’oceanografo professor Kjell Arild Orvik dell’Istituto di Geofisica dell’Università d Bergen - Norvegia, ha confermato il risultato ottenuto in venti anni di studio sulla corrente del Golfo.

Le osservazioni sono state eseguite appena fuori Måløy sulla costa norvegese occidentale, effettuando misurazioni velocità, forza e temperatura delle acque con cadenza giornaliera a partire dal 24 aprile 1995.

Sul sito web scientifico Forskning.no il professore dichiara:

“Quello che vediamo è una corrente del Golfo dinamica, nel senso che varia sia stagionalmente sia di anno in anno. Ma quando osserviamo l’insieme su un periodo di venti anni, la corrente mostra una buona stabilità di lungo termine.”

Nel giornale nazionale “VG”, il professore Orvik enfatizza l’importanza di questa osservazione di lungo periodo: “ durante i primi dieci anni di questo esperimento, abbiamo visto un incremento della temperatura di un grado celsius. Ma durante i seguenti dieci anni, la temperatura è nuovamente scesa fino a tornare ai livelli del 1995. Questo conferma la variabilità sul breve periodo e la stabilità sul lungo periodo della corrente del Golfo.”

 

In figura: la corrente del Golfo - misure della temperatura sulla costa occidentale della Norvegia. “Diventano più calde, poi più fredde. La linea verde in figura mostra la variazione annua della temperatura. Si incrementa di una grado celsius dal 1995 al 2005. Dopodiché cala fino a tornare ai livelli del 1995. La temperatura media alla profondità di 100 metri è di 8,9°C.