La cosiddetta “Grande Pausa” non riguarda solo le temperature globali ma anche un altro importantissimo fattore climatico, facile da misurare e che è un indicatore importantissimo, direi fondamentale, dell’andamento delle temperature medie globali: l’estensione dei ghiacci marini.

E’ ben risaputo che, nell’emisfero meridionale, vi sono stati importanti incrementi dell’estensione dei ghiacci marini da quando esistono le misure satellitari. Questi incrementi sono stati però compensati e superati dalla perdita di estensione dei ghiacci dell’emisfero nord, tanto da osservare un decremento complessivo dei ghiacci marini globali.

Ma negli anni 2013 e 2014, c’è stato un fortissimo recupero dell’Artico. Questo recente recupero ci permette di presentare i dati in maniera diversa. Si può applicare, come si usa per le temperature globali, un analisi lineare dei minimi quadrati per determinare quale è il periodo temporale più lungo, a partire da aprile 2015, in cui l’estensione dei ghiacci marini globale non presenta né trend di crescita, né di decrescita, ovvero la lunghezza della pausa!

Basandosi sull’analisi lineare, si scopre che non vi è stato alcun decremento nell’estensione dei ghiacci globali da 178 mesi… quasi 15 anni:

Le anomalie del grafico sono calcolate a partire dal trentennio di riferimento 1981-2010.

Noterete che l’anomalia media calcolata riferendosi a quel periodo è di circa 400.000 Km² sotto la media 1981-2010. Bisogna tenere a mente due cose, però. L’estensione media dei ghiacci in quel periodo è di circa 23 milioni di Km² e su base percentuale 400.000 Km² sono solo circa il 2%. Se si guarda il grafico si scopre che, negli ultimi due anni, l’estensione dei ghiacci marini è stata sopra e non sotto la media del periodo 1981-2010, tanto che le anomalie dell’anno 2014 sono comparabili con quelle di trenta anni fa, nel 1980 e 81:

Le anomalie dei ghiacci marini globali sono comunque una misura molto volatile. Nei prossimi anni potrebbero sia diminuire di nuovo che aumentare a dismisura. Ma se le estensioni sono correlate in qualche modo all’attività solare, molto probabilmente assisteremo ad una crescita continua che innescherà un meccanismo di feedback, aumentando l’albedo della Terra, raffreddandola ulteriormente.

I dati giornalieri dell'estendione dei ghiacci marini sono disponibili dal sito del NSIDC.