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06/05/2015
Il Sole è completamente quieto!

Il Sole è completamente privo di macchie. Il motore principale del tempo e del clima, l’entità che possiede il 99,86% di tutta la massa del sistema solare, la grande palla di fuoco nel cielo è di nuovo in quiete assoluta, in quello che è probabilmente il ciclo più debole da oltre un secolo. L’emissione X del Sole si è quasi azzerata negli ultimi giorni ed i meteorologi solari del NOAA stimano uno scarso 1% di probabilità di avere un flare solare nei prossimi giorni. Non si era visto un ciclo solare con così poche macchie dal picco del ciclo 14 nel 1906.

 -  Paul Dorian, Vencore Weather, 30 April 2015

 
MASSIMO SOLARE

Siamo da più di sei anni nel ciclo 24 e l’attuale fase di quiete totale è il segnale che la fase di massimo solare è passata. Il ciclo solare 24 è iniziato dopo una inusuale fase di profondo minimo che è durata dal 2007 al 2009 che fu caratterizzata da più giorni senza macchie di qualunque fase di minimo in oltre un secolo.

Il numero di macchie mediato in un mese per il ciclo solare 24 ha raggiunto un picco di 81,9 nell’aprile 2014 e sembra sempre più probabile che questo picco sarà il massimo per questo ciclo. Questo secondo picco ha sorpassato il livello di un picco precedente che aveva raggiunto il valore di 66,9 nel febbraio del 2012. Molti cicli solari hanno un doppio picco, ma questo è il primo ciclo in cui il picco secondario supera, in numero di macchie, quello primario. Andando indietro fino al 1755, ci sono stati pochissimi cicli nei precedenti 23 che hanno avuto un numero di macchie inferiore durante il massimo.

 

 

CONSEGUENZE DI UN CICLO SOLARE DEBOLE

Prima di tutto, il ciclo solare debole ha avuto come risultato un “tempo spaziale” molto favorevole durante gli ultimi anni, con tempeste geomagnetiche molto più deboli del normale: da tutte le misure terrestri di attività solare geomagnetica risulta una inusitata tranquillità. Comunque, mentre un ciclo debole suggerisce che le tempeste solari forti avvengano meno frequentemente che durante un ciclo solare intenso, questo non elimina del tutto la possibilità che ci siano. Infatti la più famosa “super tempesta”, l’evento Carrington del 1859, avvenne durante un ciclo solare debole (n.10). In più ci sono forti evidenze che i più grandi eventi come forti flare solari e tempeste geomagnetiche significative, avvengano durante la fase di declino del ciclo solare. In altre parole c’è ancora una probabilità significativa di eventi solari negli anni a venire.

Secondo, è ormai molto chiaro che l’attività solare ha un impatto diretto sulle temperature a quote molto elevate, in quella parte dell’atmosfera terrestre chiamata termosfera. Questa è la fascia atmosferica più grande, situata direttamente sopra la mesosfera e sotto l’esosfera. La temperatura della termosfera si incrementa con l’altitudine a causa dell’assorbimento della radiazione solare ad alta energia ed è fortemente dipendente dall’attività solare.

Ed infine, se la storia è una guida, è sicuro affermare che una debole attività solare per un periodo prolungato di tempo, può avere un effetto di raffreddamento sulla troposfera che è lo strato più basso dell’atmosfera a diretto contatto con la superficie terrestre.

Vi sono stati due notevoli episodi nella storia con periodi prolungati di bassa attività solare. Il primo periodo è noto come Minimo di Maunder, dal nome dell’astronomo Edward Maunder, che durò dal 1645 al 1715. Il secondo episodio è chiamato Minimo di Dalton, dal nome del meteorologo inglese John Dalton, che durò dal 1790 al 1830. Entrambi questi episodi coincisero con periodi storici particolarmente freddi in quella che oggi viene chiamata “Piccola Era Glaciale”. In più, negli ultimi vent’anni, alcune ricerche hanno dimostrato l’esistenza di un complesso legame tra attività solare, raggi cosmici e formazione di nuvole. Queste ricerche suggeriscono che in periodi di bassa attività solare, quando il vento solare è particolarmente debole, più raggi cosmici riescono ad arrivare sulla Terra che, a loro volta, fungono da semi per la formazione di certi tipi di formazioni nuvolose che agiscono raffreddando la Terra.

Se il prossimo ciclo solare, il numero 25, sarà ancora più debole del presente, come fanno supporre numerose previsioni, saremo ufficialmente entrati in un altro freddo periodo di “Grande Minimo”.

Ed ecco gli ultimi valori dal NOAA’s Space Prediction Center, aggiornati al mese di aprile:

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