Prima di tutto: congratulazioni al piccolo El Niño 2014/15. E’ ufficiale! Il NOAA la scorsa settimana lo ha incluso tra gli “eventi caldi ufficiali” nel suo Oceanic NINO Index.

Il modello CFS.V2 del NOAA prevede da qualche giorno un fortissimo El Niño per la prossima stagione ENSO. Come si può vedere dalla figura 1, la previsione è per un El Niño in grado di raggiungere un valore di +2 o superiore.

 

Questo significa niente sollievo per la siccità in California ed aumento delle temperature globali. Ma non abbandoniamo le speranze. Prima di tutto perché anche l’anno scorso si è partiti con un allarmismo spropositato per un super El Niño che si è poi rivelato veramente infimo e secondariamente perché deve ancora passare la primavera boreale e le previsioni ENSO incontrano spessissimo uno scoglio chiamato “barriera predittiva primaverile” che si abbatte soprattutto sulle previsioni di sviluppo di El Niño (come l’anno scorso), mentre non ha influenza sulle previsioni di decadimento di El Niño o su quelle di sviluppo e decadimento di La Niña.

Vi sono numerosi aspetti che possono aiutare lo sviluppo di un El Niño più forte rispetto l’anno scorso. Quest’anno l’onda di Kelvin (calda) discendente è in ritardo ed avrà un impatto sulle temperature superficiali oceaniche più tardi rispetto al normale sviluppo della stagione ENSO.

Bisogna tenere in mente che gli eventi El Niño sono legati al ciclo stagionale. Il pacifico equatoriale e orientale è più caldo quest’anno rispetto all’anno scorso e l’onda di Kelvin che si sta facendo strada attraverso il Pacifico è più debole rispetto all’ultima trascorsa, ma rimane un’onda discendente ragionevolmente forte.

Ma come abbiamo visto l’anno scorso, lo sviluppo di El Niño può essere interrotto dalla mancanza di venti occidentali nel corso dell’evoluzione del fenomeno. Forti venti occidentali all’inizio dell’anno possono iniziare il processo, ma sono necessari anche in seguito per rafforzare El Niño. Inoltre L’onda di Kelvin ascendente (fredda) che seguirà potrebbe avere la forza di sopprimere l’attuale onda discendente (calda). Così parte dello sviluppo futuro del fenomeno dipenderà anche dalla forza e dal tempismo dell’onda ascendente.

Dei 20 El Niño che si sono verificati dal 1950, vi sono due coppie di El Niño che stanno schiena a schiena (1957/58 seguito da 1958/59 e 1976/77 seguito da 1977/78) e due eventi El Niño pluriennali (1967/68/69 e 1986/87/88). Gli eventi El Niño normalmente si evolvono in un anno e decadono l’anno seguente, mentre gli eventi pluriennali si sviluppano l’anno uno, si estendono nel secondo anno e decadono nel terzo.

Quest’anno quindi osserveremo il terzo El Niño pluriennale dal 1950 ad oggi.

Per quello che riguarda la forza di questi eventi, non c’è relazione tra l’intensità raggiunta il primo anno con quella dell’anno successivo. Nel 1968/69 la seconda stagione è stata più debole della prima, mentre nell’1986/87/88 la seconda è stata più forte: