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Teatro Artemisio - Noi, le ragazze degli anni ‘60
Via Edmondo Fondi snc., VELLETRI – tel. 06-9641894
domenica 12 aprile 2015 ore 18.00
Grazia Scuccimarra in - Noi, le ragazze degli anni ‘60
Indomita, aggressiva, impertinente, ironica, arguta e coinvolgente Grazia Scuccimarra ripropone il suo classico “Noi, le ragazze degli anni ‘60”, uno spettacolo oggi compie trentatre anni e ha al suo attivo più di duemila repliche.
E dunque a cosa è dovuto tanto successo? Senza ombra di dubbio alla sua creatrice. Grazia Scuccimarra, attrice comica di straordinaria intelligenza e cultura, sa come prendere il suo pubblico, lo travolge con la sua verve, con la sua maliziosa analisi su i pregi e i difetti di chi ci circonda, con la sua critica spietata della politica e della società. Ma sempre in modo gradevole ed attraverso un esilarante e serrato dialogo con il pubblico, che la adora, si riconosce nelle tante situazioni che racconta, si sbellica dalle risate.
Ma chi erano le ragazze dei Sessanta e in cosa erano diverse da quelle di oggi?
Certo parliamo di un periodo del dopoguerra, allegro, spensierato e onesto in confronto a questo abbastanza sguaiato e volgare. E le ragazze sono evidentemente diverse; il filo conduttore dello spettacolo si snoda dall’adolescenza delle ragazze degli anni ’60 fino ai giorni nostri, con un interrogativo costante: che fine hanno fatto le ragazze degli anni ’60? Ed è qui che la Scuccimarra si sbizzarrisce nel ripercorrere il loro modo d’essere giovani, amare, vestire, studiare, sognare, atteggiarsi, fare politica e muoversi nel sociale, in un continuo ed esilarante confronto con i tempi attuali.
“…Come una frustata, la parola e i gesti della protagonista si abbattono sui personaggi e sulle vicende degli anni sessanta…”. Ciò che caratterizza lo spettacolo è sicuramente l’attualità dei temi, “…lo scopo della Scuccimarra era di mettere alla berlina della comicità la condizione sottomessa della donna, che poi è riuscita a liberarsi, almeno in parte, da un dominio che a pensarci bene mortificava più l’uomo…”.
Tutto ciò la Scuccimarra ce lo presenta servendosi di una fine satira e rifuggendo da volgarità e da contestazioni banali.
Musiche: Grazia Scuccimarra, arrangiamenti: Pino Cangialosi, luci: Flavio Bruno.
Grazia Scuccimarra è autrice di ventisei spettacoli: Successo (1979), Tutto è cultura…anch’io (1980), Maschia (1981), Gioiamia (1982), Noi, le ragazze degli anni sessanta (1982),…e io scrivo a Pertini (1984), Verdinvidia (1985), A noi due signora (1986), Tuttoesaurito (1987), Su e giù per le rotte sca(to)le (1988), Graziaditutto (1989), Una ragione c’è sempre (1990), Fuorimisura (1991), Però ci amiamo (1994), Figurati adesso (1995), Ho perso il filo (1997), Superenaletto ( 1999), Manca Molto (2000), Caro amico John (2002), Sono una donna lacero confusa (2003), Occhebello macchebravi (2005), Facce di bronzo (2007), Ma no, ma su, ma dai, ma non ci posso credere! (2008), Zittitu (2008), Belladentro (2010), Chiedo i danni (2013)