Non proprio afferma un articolo di futura pubblicazione sul Journal Advances in Political Psychology scritto dal Professore Dan Kahan: gli scettici ottengono gli stessi punteggi (anzi un pochino meglio) sulle domande riguardanti questioni climatiche.

Lo studio ha interrogato duemila persone su nove domande riguardanti il pensiero degli scienziati sulle scienze climatiche.

In media, gli scettici hanno risposto correttamente a 4,5 domande, mentre i sostenitori del riscaldamento globale antropogenico hanno risposto correttamente a solo 4 domande in media.

Un a domanda, per esempio, chiedeva se gli scienziati pensano che il riscaldamento avrebbe incrementato il rischio di cancro alla pelle. Gli scettici sanno meglio dei sostenitori che è falso.

Gli scettici hanno anche risposto più correttamente al fatto che se il Polo Nord si dovesse sciogliere, il livello dei mari non salirebbe. Si può testare questa affermazione mettendo dei cubetti di ghiaccio in un bicchiere d’acqua: il livello non cambia dopo che si è sciolto il ghiaccio. La fusione dei ghiacci antartici, invece, innalzerebbe i livelli marini, poiché è ghiaccio che si trova sulla terraferma.

I climatologi che sono scettici sull’estensione del riscaldamento globale provocato dall’uomo dicono di non essere sorpresi dai risultati: “E’ facile credere nella religione del global warming. Bisogna avere un abile pensiero critico per metterlo in questione” ha detto Roy Spencer, climatologo all’Università dell’Alabama ad Huntsville, a Fox News.

I gruppo che sono preoccupati del riscaldamento globale dicono che il risultato degli studi, in verità, mostra che la politica acceca delle persone che altrimenti sarebbero ottimi pensatori: “Gli scettici sanno cosa hanno trovato gli scienziati ma scelgono di non accettarlo per ragioni politiche” ha detto Aaron Huertas, il portavoce della Union of Concerned Scientists, sempre a Fox News. Ha anche aggiunto che la gente si comporterebbe meglio se sentisse più spesso notizie dai conservatori che si preoccupano del clima.

L’autore dello studio, Kahan, ha affermato che il dibattito sul global warming è diventato così polarizzato politicamente che la gente prende posizione a seconda del partito politico piuttosto che sulla base delle proprie conoscenze. Scrive poi nel suo articolo: “La posizione che la persona adotta sul global warming rivela che è, da che lato è schierato, in un’ansiosa competizione tra due gruppi opposti culturalmente e pieni di odio, per guadagnare status.” Afferma poi che se i credenti del global warming vogliono convincere la gente, devono smettere di demonizzare la parte avversaria e focalizzarsi sulle spiegazioni scientifiche: “E’ molto intuitivo: chi non si sentirebbe insultato da qualcuno che gli urla in faccia che tutto quello che pensa è identificato come scienza ‘farlocca’ “