Poche notizie sul clima globale questa settimana. Mi soffermo quindi su un articolo che mi ha lasciato molto perplesso:

H. Sterling Burnett, un'autorità per quello che riguarda energia e ambiente, sostiene che evidentemente Papa Francesco ha deciso di rendere la battaglia contro il riscaldamento globale un’importante causa papale per il 2015, lodando gli sforzi fatti dalle Nazioni Unite a Lima per il trattato sul clima. Il Vaticano ha affermato che invierà un’enciclica a tutti i vescovi del mondo, incoraggiando i cattolici nel mondo a combattere contro il riscaldamento globale, e che si rivolgerà ai leader mondiali durante la prossima conferenza sul clima a Parigi, facendo pressioni per adottare un forte accordo climatico.

La Pontificia Accademia delle Scienze potrebbe essere dietro questo interesse crescente del Papa verso il riscaldamento globale come causa politica e morale. L’attuale Cancelliere dell’Accademia, Il Vescovo Marcelo Sorondo, ha detto: “I nostri accademici supportano l’iniziativa del Papa di influenzare le decisioni cruciali che verranno prese il prossimo anno. L’idea è di indire un meeting con i leader delle principali religioni per rendere le persone consapevoli dello stato del nostro clima e della tragedia delle esclusioni sociali.”

Gli imperativi morali e politici dovrebbero essere saldamente ancorati alla miglior scienza disponibile, alla realtà della condizione umana e allo stato del pianeta. Per quello che riguarda il riscaldamento globale, il Papa è stato male informato.

Nessuno dei disastri asseriti dagli allarmisti climatici sono risultati dal riscaldamento globale. Il numero degli uragani è diminuito, i ghiacci marini sono in aumento e la produzione di cerali è aumentata. I modelli climatici devono essere migliorati, avendo completamente mancato la pausa dell’innalzamento delle temperature che dura da oltre 18 anni ed il rallentamento nella crescita dei livelli dei mari. Invece il divario tra le temperature previste dai modelli e quelle osservate cresce di mese in mese.

Nel frattempo Investor’s Business Daily sostiene che il Vaticano è impaziente di affrontare l’argomento clima perché:

“Il Vaticano è stato infiltrato da seguaci di un movimento radicale verde che è, alla base, anti-cristiano… anti-popolo e anti-sviluppo. I principi base del cattolicesimo – la santità della vita umana ed il valore di tutte le anime – sono detestati dai moderni pagani ambientalisti che adorano il creato e non il creatore. Big Green crede che troppe vite umane sono il problema base globale. La gente, secondo questo punto di vista, sono distruttori di risorse. Il cambiamento climatico, dicono, è dovuto alla sovrappopolazione di Madre Terra.”

Mentre un editoriale della CNS afferma:

“Alex Epstein (feroce sostenitore dei benefici ambientali dell’industrializzazione) argomenta: piuttosto che partire da  un clima sicuro e renderlo pericoloso attraverso l’uso dei combustibili fossili, noi abbiamo trasformato un clima pericoloso in uno più sicuro, più adatto al fiorire della razza umana.

Gli Uomini hanno combattuto una lunga guerra contro il clima che abbiamo vinto attraverso l’uso delle tecnologie, la più recente delle quali è l’uso dei carburanti fossili.”