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Meteo e non solo a Rocca Priora e Castelli Romani
Voglio riprendere l’ultimo articolo sull’anomalo riscaldamento del Nord Pacifico. E’ interessante osservare l’andamento delle anomalie di temperatura oceaniche correlate con quelle atmosferiche misurate da satellite:
in blu ci sono le misure delle temperature marine HadSST3 pubblicate dal Met Office inglese, mentre in roso sono riportate le anomalie satellitari RSS della bassa troposfera. Le anomalie sono scalate in modo che le loro medie siano alla stessa altezza. Notare il salto verso l’alto dei dati HadSST3 negli ultimi due mesi, dovuto, come scritto la settimana scorsa, ad un Nord Pacifico estremamente caldo. Temperature del genere non sono mai state raggiunte da quando esiste questo set di dati e finiremo l’anno con un record assoluto di temperatura oceanica media annuale, battendo anche il record precedente, dovuto al famoso El Nino del 1998 visibile all’inizio del grafico.
Ma nel 1998 l’atmosfera si riscaldò enormemente toccando anomalie di circa 0.9°C , questa volta, invece, incredibilmente, la nostra troposfera se ne resta fredda ignorando completamente la fornace del Nord Pacifico. Come è possibile?
La spiegazione è piuttosto semplice: durante El Nino del 1998 erano le acque tropicali ad essere molto più calde, mentre adesso sono le fredde acque delle Isole Aleutine. Siccome il calore passa da un corpo più caldo ad un più freddo, non c’è modo che le fredde acque oceaniche possano riscaldare l’atmosfera se non tramite l’evaporazione che trasferisce direttamente le molecole d’acqua più calde in atmosfera sotto forma di vapore.
Ma un conto è un anomalia positiva ai tropici ed un conto è nel Nord Pacifico. In quest’ultimo caso anche se l’anomalia è di +3°C, le fredde acque nordiche non evaporano con la stessa intensità di quelle tropicali, proprio perché restano comunque troppo fredde.
Risultato: forse non avremo un super El Nino quest’anno ma il Pacifico ha sfogato comunque le sue temperature in altra zona. Ma l’effetto sull’atmosfera dovrebbe essere trascurabile rispetto a quello che sarebbe accaduto in caso di un evento tropicale.
E comunque non esiste nessuna correlazione provata tra il mancato El Nino e questo aumento delle temperature oceaniche settentrionali.