Agli inizi di luglio, il sole era piuttosto attivo e interessato da numerose macchie. A partire da metà luglio l'attività si è praticamente azzarata ed il sole si presenta praticamente libero da macchie:

Sembra ormai che il massimo per il ciclo 24 sia stato raggiunto ed è uno dei più deboli da un secolo a questa parte. Curiosamente, il ciclo 24 è stato caratterizzato da un doppio picco, cosa normale, se non fosse per il fatto che il picco secondario è risultato più alto del primario:

A questo punto possiamo dire che l'attuale ciclo si classifica come il più basso a livello di attività dai  tempi del ciclo 14, che raggiunse un massimo di 64.2 nel febbraio del 1906. Tornando poi indietro fino al 1755, ci sono stati pochissimi cicli solari tra i precedenti 23, che abbiano avuto un numero di macchie più basso di questo durante il massimo. Per questo molti ricercatori solari chiamano questo massimo un "mini-max". Inoltre il ciclo solare 24 è iniziato dopo un minimo insolitamente lungo e profondo che è durato dal 2007 al 2009, tanto che nel 2008 e nel 2009 non ci sono state praticamente macchie, una situazione estremamente inusuale che, anche questa, non si vedeva da oltre un secolo.

Quali conseguenze porta un ciclo debole?

Oggi è ben compreso che l'attività solare ha un impatto diretto sulle temperature della fascia atmosferica chiamata termosfera. La termosfera è lo strato più grande di atmosfera che si trova tra direttamente sopra la mesosfera e sotto l'esosfera tra i 95Km e i 500Km di quota.

 Inoltre, se la storia è una guida, si può dire tranquillamente che un sole debole, per un periodo prolungato di tempo, ha un impatto negativo sulle temperature terrestri nella troposfera (0 - 20Km), ovvero sulle temperature al suolo.

Ci sono stati due periodi storici degni di nota, in cui il sole rimase in stato di quiete per decenni. Il primo è noto come "Minimo di Maunder", dal nome dell'astronomo solare Edward Maunder, che durò dal 1645 al 1715. Il secondo è chiamato "Minimo di Dalton", dal nome del meteorologo John Dalton, che durò dal 1790 al 1830. Entrrambi questi periodi coincisero con temperature globali sotto media, inserite in un epoca già non proprio calda, tanto che oggi, a quegli anni, si dà il nome di "Piccola Era Glaciale".

Difatti, studi compiuti negli ultimi decenni, hanno evidenziato una relazione tra attività solare, raggi cosmici e copertura nuvolosa. Questa ricerca suggerisce che in periodi di bassa attività solare, quando il vento solare è molto debole, i raggi cosmici riescono a raggiungere la Terra molto più facilmente e questi, a loro volta, funzionano da aggregatori per il vapore acqueo, incrementando alcune tipologie di nuvole che, riflettendo la luce solare nello spazio, raffreddano il pianeta.

Le previsioni dei fisici sono per un ciclo solare 25 ancora più debole del 24. Preparate le stufe!