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09/12/2013
Analisi e proiezione Inverno 2013 - 2014

Analisi e proiezione Inverno 2013/14
(Fonte MeteoNetwork)


Introduzione

La configurazione che ha caratterizzato l’ultima parte della stagione autunnale ha visto correnti tese occidentali su tutta la colonna atmosferica ed una stratosfera fredda associata alla fase QBO positiva. Il vortice polare in troposfera è stato molto attivo, centrato sul Mar di Barents e coadiuvato da un forte blocco in corrispondenza del golfo di Alaska. Il  getto nord emisferico (JS) ha delineato onde di Rossby tardo-autunnali che hanno favorito l’innalzamento e l’attivazione di una rediviva onda planetaria atlantica.
A nostro avviso questi elementi caratterizzeranno la circolazione nella bassa atmosfera nella prima parte dell’inverno meteorologico. La particolare disposizione della configurazione atmosferica ha inoltre prodotto l’insorgenza di forti anomalie termiche positive nella zona russo-siberiana, a differenza di quello che accade durante il normale ciclo radiativo tardo-autunnale. Quest'ultime anomalie sono state favorite da un forte e persistente JS in corrispondenza del bassopiano sarmatico, che da una parte ha permesso al vortice troposferico di mantenere e rafforzare uno dei suoi centri sul Mar di Barents, dall’altra di incrementare la fascia di alte pressioni alle medie latitudini del comparto russo, favorendo così lo stazionamento nei bassi strati del calore accumulato sul continente euro-asiatico. Si può tuttavia notare come la maggiore attività associata alla Wave 2 abbia generato una prima anomalia, osservabile attualmente al limite della tropopausa nel nord-ovest dell’Eurasia, che verrà progressivamente trasmessa in bassa stratosfera e che riteniamo produrrà una modifica all'andamento del JS sulla Siberia.
Le attuali previsioni NOAA/SWPC relative all’attività solare propendono per un flusso solare inferiore a 150 sfu (Solar Flux Units) nella prima parte della stagione invernale secondo la classificazione del gruppo di Labitzke dell’Università di Berlino. Questo valore è rappresentativo di un’attività solare media che presenta pochi abbinamenti con una fase occidentale della QBO. Se andiamo inoltre a valutare lo stato dell’ENSO (El Niño Southern Oscillation), in fase neutrale ormai dalla scorsa primavera, abbiamo una combinazione di fattori del tutto particolare che non consente alcun confronto significativo con le stagioni passate. La situazione neutrale del Niño, con la zona 3.4 prevista debolmente più fredda e la zona 4 debolmente più calda del normale, tende a favorire l’attività convettiva intertropicale che predilige il settore indo-pacifico a discapito degli altri settori.
Tra i predittori invernali maggiormente analizzati citiamo l’accumulo di snowcover euro-asiatico autunnale, che tuttavia ha ingenerato ipotesi contrastanti. Se da un lato questo accumulo è stato molto importante fino a metà ottobre, successivamente (come anticipato in precedenza) abbiamo assistito ad un suo decremento nel momento in cui il vortice polare si è rafforzato rimuovendo il precedente asse Siberia centrale/Canada, come ben descritto dall’October Pattern Index.
Avendo presente questo quadro generale procediamo ad illustrarvi la possibile tendenza per la prossima stagione invernale 2013/14 secondo il Comitato Tecnico Scientifico di Meteonetwork.

Outlook stagionale

Come accaduto durante il mese di ottobre, notiamo una generale tendenza allo stazionamento del vortice polare sul Mar di Barents, che favorirebbe un regime contraddistinto da una persistenza del vortice scandinavo ad opera delle correnti geostrofiche, inducendo l’azione dell’onda atlantica verso le alte latitudini occidentali atlantiche ed allo stesso tempo alternando distensioni sui paralleli europei che seguirebbero le ondulazioni provenienti dall’ Europa nord-orientale. Il forte blocco sul nord-est del Pacifico e sull’Alaska, contemporaneamente alla presenza di una forte anomalia positiva alle latitudini nord-atlantiche e in abbinamento ad un flusso di calore alle alte latitudini polari verso la bassa stratosfera, ci fa propendere per il rinnovarsi di possibili irruzioni di aria di estrazione artico marittima sul bacino del Mediterraneo durante il mese di dicembre, scandite a più riprese dalle correnti a getto in uscita dal continente nord americano.
Il forcing troposferico operato in dicembre dallo schema “Wave 2” potrebbe accentuare di nuovo un decentramento rispetto al polo geografico da parte del vortice polare troposferico come avvenuto a fine novembre e, con l’arrivo dei primi warming stratosferici, già negli ultimi giorni dell’anno potrebbe rinnovarsi la possibilità di nuove discese di aria artica.
Tuttavia a partire dalla seconda decade di gennaio, dato il perpetuarsi del blocco pacifico nord-orientale in concomitanza al rafforzamento della cella anticiclonica siberiana ed alla minore incisività da parte dell’azione atlantica, a nostro avviso dovrebbe seguire una tendenza alla generazione di profonde vorticità lungo il comparto polare canadese/groenlandese, che provocheranno un nuovo decentramento del VP rispetto al polo geografico.
Durante la seconda parte della stagione ci aspettiamo quindi un maggior interessamento di fasi stabili sul continente europeo, conseguenti a ricompattamenti del vortice polare con la tendenza al collocamento del suo centro in zona polare, nonostante le sempre presenti ondulazioni emisferiche che tuttavia pensiamo possano disturbarlo solo temporaneamente, in modo particolare dalla fine di febbraio.

DICEMBRE

Inizialmente il mese sarà caratterizzato da veloci affondi artici, con tendenza all'anomalia negativa tra Mediterraneo e Nord Africa. Nella parte centrale del mese ci aspettiamo frequenti distensioni sui paralleli da parte dell'alta oceanica verso est. A fine mese dovrebbe iniziare una fase caratterizzata da affondi artici.

Figura 1 - Anomalie geopotenziali previste per il mese di dicembre 2013

Figura 1 - Anomalie geopotenziali previste per il mese di dicembre 2013

GENNAIO

Ad inizio mese continua la tendenza alla discesa delle correnti artiche fin sull'Europa centro-orientale. Successivamente sembra prevalere una fase stabile, in particolare alle medie e basse latitudini occidentali europee.

Figura 2 - Anomalie geopotenziali previste per il mese di gennaio 2014

Figura 2 - Anomalie geopotenziali previste per il mese di gennaio 2014

FEBBRAIO

La prima parte del mese dovrebbe ricalcare in linea generale l'andamento della fine di gennaio, con vorticità che in modo transitorio interesserebbero in particolare l’Europa nord-occidentale ed il medio atlantico. Negli ultimi giorni del mese ci aspettiamo l’emergere di una circolazione continentale secondaria alle medio basse latitudini europee.

Figura 3 - Anomalie geopotenziali previste per il mese di febbraio 2014

Figura 3 - Anomalie geopotenziali previste per il mese di febbraio 2014

Figura 4 - Anomalie geopotenziali inverno 2013 - 2014

Figura 4 - Anomalie geopotenziali inverno 2013/14

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